Come è noto il fluff di frantumazione o ASR (Automobile Shredder Residue) costituisce una quantità rilevante dei residui della frantumazione dei veicoli fuori uso sottoposti ad operazioni preventive di messa in sicurezza e di demolizione, circa il 30% in peso di un veicolo, mentre il restante 70% è costituito da metalli ferrosi e non. Le quantità tendono a crescere anche per la progressiva riduzione dei materiali non metallici nei veicoli. Il fluff è oggi comunemente inviato in discarica e rappresenta il maggior problema di smaltimento in UE e negli altri paesi industrializzati, riuniti nell'organizzazione OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development), rappresentando fino al 10% di rifiuti pericolosi prodotti annualmente nella UE stessa. Dai dati del Rapporto dell'APAT sui rifiuti del 2004, che si basano sulla stima effettuata dall'Associazione delle aziende di frantumazione dei rottami metallici (AIRA) dai sedici impianti di frantumazione operanti in Italia, per la maggior parte localizzati nel nord del Paese si rivela che, le quantità di rottami metallici, provenienti dal flusso dei veicoli fuori uso, sono state, nell'anno 2001, pari a 1,470 milioni di tonnellate, dato abbastanza coerente con le radiazioni dal PRA fornite dall'ACI per lo stesso anno, pari a circa 1,6 milioni di veicoli. Le quantità dei residui in uscita dagli impianti di frantumazione (fluff), ammonterebbe, quindi, a circa 450 mila tonnellate anno, dato sicuramente sottostimato. La quantità di fluff oggi può essere stimata in una cifra superiore alle 500 mila tonnellate ed essa, per la quasi totalità, viene smaltita in discarica.