Un recente Studio svedese fa ben sperare sulla sostenibilità della filiera produttiva delle batterie agli ioni di litio. Aumenta la decarbonizzazione dei processi, ma nel futuro occorrerà potenziare il riciclo.
Le emissioni di CO2 per quanto concerne la produzione delle batterie per gli autoveicoli elettrici stanno significativamente migliorando.
Per accelerare la via verso trasporti più puliti saranno necessari incentivi per rottamare le vecchie auto più inquinanti e sostituirle con auto più sicure e avanzate.
In uno scenario tendenziale che non prevede politiche incentivanti, l’Italia riuscirà a ridurre a 49 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti le emissioni di gas serra, sfiorando dell’11% l’obiettivo 2030.
Per raggiungere gli obiettivi per la CO2 per il 2025 e il 2030 stabiliti dall'UE, nessuno Stato membro può rimanere indietro nelle vendite di veicoli puliti.
Secondo i nuovi dati dell'Acea, le vendite di veicoli a propulsione alternativa stanno seguendo uno schema molto disomogeneo negli Stati membri dell'UE e la diffusione di autovetture elettriche a batteria, ibride plug-in e ibride elettriche, nonché di quelle alimentate a metano o idrogeno, differisce fortemente da paese a paese.
Il 9,3% del totale parco auto italiano è ad alimentazione alternativa e la crescita dell'elettrico è stata del 130% dal 2015 al 2018.
Stenta a decollare la mobilità sostenibile in Italia.
Secondo una recente analisi di Facile.it su dati ACI, a dicembre 2018 le auto elettriche e ibride immatricolate in Italia erano appena poco più di 256.000, vale a dire lo 0,66% del totale parco auto circolante.
Se si considerano anche Gpl e metano, si arriva, complessivamente, a 3,6 milioni di veicoli, ovvero il 9,3% del totale parco auto circolante.
2,7 milioni di autocarri sono stati immatricolati prima del 2006 e appartengono alle categorie di emissione Euro 0, 1, 2 e 3.
È ancora elevato il numero degli autocarri vecchi e inquinanti che circolano sulle strade italiane.
Su 4,8 milioni, 2,7 milioni, pari al 56,6% del totale, appartengono alle categorie di emissione Euro 0, 1, 2 e 3 e sono veicoli immatricolati prima del 2006 e quindi caratterizzati da elevati livelli di emissioni.
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