I leader dell’automotive chiedono un accordo urgente per un piano di libero scambio prima della fine del periodo di transizione, in scadenza fra appena 15 settimane.
Mancano solo 3 mesi e mezzo alla fine del periodo di transizione della Brexit e i leader europei dell’industria automotive uniscono le forze per chiedere un accordo ambizioso di libero scambio per il settore auto senza ulteriori posticipi.
Un fenomeno che in Italia non conosce stop e che, per il settore, causa danni superiori a 12 milioni di Euro.
Non conosce crisi il triste fenomeno dei furti d'auto, almeno per quanto riguarda il segmento delle quattro ruote e dei furgoni a noleggio, un fenomeno particolarmente radicato nel nostro Paese che conferma il primato negativo a livello europeo e mondiale nella graduatoria delle nazioni più colpite dalla piaga dei furti d'auto.
Dopo l'approvazione al Senato si attende l'esito dell'esame alla Camera: previsti autovelox in città, e maggiori tutele per i fruitori della "mobilità dolce". Aumenta anche il potere di sanzionamento degli ausiliari.
Una vera e propria miniriforma del Codice della Strada è quella che, secondo ASAPS – Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradalepotrebbe essere introdotta con la prossima conversione in Legge del Decreto "Semplificazioni"; una "riforma" che, se approvata con tutte le misure proposte, dovrebbe portare più sicurezza nelle strade urbane e, in generale, una maggior tutela per gli utenti più indifesi.
Il resto dei Paesi europei passano molto meno tempo nel traffico; la media UE, infatti, si attesta a 30,4 ore.
Secondo i dati della Commissione europea gli automobilisti italiani rimangono bloccati in coda per quasi 38 ore all’anno, praticamente una settimana di lavoro imbottigliati nel traffico. In Europa solo Malta e Belgio registrano una situazione più critica della nostra.
Le indicazioni positive sulle attività di officina a luglio confermano la ripresa del settore dell’assistenza auto dopo gli effetti devastanti dell’emergenza Covid-19.
Continuano ad essere positivi i segnalidiripresa del settoredell’assistenzaauto dopo la tempesta Coronavirus, che ha fatto crollare la categoria nei mesi di marzo e aprile.
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